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Accorpamento AAMS-Dogane. De Micheli: “Risparmi da controlli sulle slot e promozione giochi”

Per quanto riguarda la questione della disparità di trattamento retributivo, a parità di funzioni, a svantaggio del personale dell’ex Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato incorporato l’Agenzia delle dogane e

06 Agosto 2015

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Per quanto riguarda la questione della disparità di trattamento retributivo, a parità di funzioni, a svantaggio del personale dell’ex Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato incorporato l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, posta dall’on. del M5S Daniele Pesco in una interrogazione rivolta al Mef, ha risposto oggi il Sottosegretario all’Economia Paola De Micheli.

 

“L’articolo 23-quater, comma 5, del decreto-legge 95 del 2012 – ha dichiarato De Micheli – prevede che a decorrere dal 1o dicembre 2012, il personale di ruolo in servizio presso l’Ente incorporato «e inquadrato nei ruoli delle Agenzie incorporanti. I dipendenti trasferiti mantengono l’inquadramento previdenziale di provenienza ed il trattamento economico fondamentale e accessorio, limitatamente alle voci fisse e continuative, corrisposto al momento dell’inquadramento; nel caso in cui tale trattamento risulti più elevato rispetto a quello previsto per il personale dell’amministrazione incorporante, è attribuito per la differenza un assegno ad personam riassorbibile con i successivi miglioramenti economici a qualsiasi titolo conseguiti».

Per il personale non dirigenziale sono state quindi previste, nell’unico ruolo, sezioni separate. Il personale proveniente dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, inquadrato in apposita sezione del ruolo, ha mantenuto l’inquadramento previdenziale di provenienza e il trattamento economico in godimento (decreto Ministero dell’economia e delle finanze 8 novembre 2012 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, serie generale, n. 277 del 27 novembre 2012).

In coerenza con la ratio del decreto citato, il personale ha continuato a svolgere le attività riferibili alle strutture di originaria appartenenza. Pertanto, ad oggi, non si sono determinate commistioni di funzioni tra personale appartenente ad aree diverse.

In origine il divario medio tra i trattamenti retributivi del personale appartenente all’area monopoli e il personale dell’area dogane ammontava a circa 4000 euro annui pro-capite. L’equiparazione delle retribuzioni, necessaria per conseguire la completa osmosi del personale tra le aree, avrebbe avuto, quindi, un costo complessivo di circa euro 10 milioni. Tuttavia, a fine 2014, con specifico accordo sindacale di Agenzia, sono state stabilizzate e integrate nell’indennità di amministrazione percepita dal personale dell’area monopoli parte delle risorse del fondo delle aree funzionali distribuite con la contrattazione integrativa. La suddetta operazione, senza alcun aggravio di spesa pubblica, ha più che dimezzato il costo eventuale di una parificazione portandolo a circa euro 4.5 milioni.

In merito al presunto aumento dei costi, deve osservarsi invece che, a seguito dell’incorporazione, alcune voci di spesa dell’ex Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato sono state oggetto di immediati interventi di razionalizzazione e riduzione della spesa. In particolare, i costi relativi alle «Spese per lo sviluppo e la promozione dei giochi e delle attività di comunicazione» che nel consuntivo del bilancio 2012 AAMS, allegato al Rendiconto generale dello Stato, ammontano a circa 42.2 milioni di euro, sono stati interamente abbattuti: tale linea di condotta ha trovato conforto nello schema di decreto legislativo sui giochi, per la parte riguardante la pubblicità. Sono stati inoltre realizzati interventi volti alla razionalizzazione dei controlli effettuati al fine di evitare illeciti e fenomeni di evasione fiscale legati all’utilizzo di apparecchi di gioco. Tali interventi hanno comportato risparmi di spesa pari a circa 2.8 milioni di euro annui.

Ulteriori risparmi di spesa sono derivati dalla razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi (pari a circa 800 mila euro) e dalla razionalizzazione degli immobili in uso derivante dall’accorpamento funzionale di alcuni uffici (circa 4 milione di euro a regime).

Ha formato oggetto di azioni di razionalizzazione anche l’attività di controllo in materia di gioco, svolta dalle apposite commissioni deputate a certificare la regolarità dei risultati. Su questo versante l’Amministrazione, a partire dall’anno in corso, conseguirà un risparmio superiore a 400 mila euro, a parità di servizi resi.

In sintesi, – ha concluso il sottosegretario – le scelte che l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha potuto operare dal momento dell’incorporazione hanno consentito di superare molte criticità operative e hanno sicuramente consentito, da un lato, notevoli risparmi di spesa e, dall’altro, hanno attenuato il divario nel trattamento economico del personale”.

 

 

“Nonostante la fusione tra l’Agenzia delle entrate e quella del Territorio, nonché tra l’Agenzia delle dogane e l’Amministrazione dei Monopoli di Stato, sia avvenuta ormai da diversi anni, permane una forte sperequazione tra i salari accessori dei lavoratori provenienti dai diversi enti – ha risposto Daniele Pesco al Sottosegretario De Micheli – . A una trasformazione di facciata, accentrando i poteri e dimezzando le poltrone di comando delle agenzie, non è seguito un reale ammodernamento, in termini di maggiore semplificazione ed efficienza, degli uffici delle stesse agenzie. Il primo passo da compiere per dare avvio   al processo di integrazione dovrebbe essere volto a equiparare le retribuzioni di lavoratori che ricoprono ruoli analoghi. Rispetto a tale aspetto, la politica si è dimostrata gravemente inadempiente e auspico che il Governo si adoperi per eliminare tale disparità”.

 

PressGiochi