19 Aprile 2024 - 02:49

A Ravenna scatta il divieto alle sale gioco. Rontini (Pd): “Tempo di sei mesi permette di tutelare occupazione”

Ascoli Piceno: nei primi cinque mesi dell’anno verbalizzate 6 persone per gioco d’azzardo e scommesse dalla GdF Taranto. Cagnazzo: “Comune intervenga su offerta indiscriminata di giochi d’azzardo” Dal 16 giugno

23 Giugno 2017

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Ascoli Piceno: nei primi cinque mesi dell’anno verbalizzate 6 persone per gioco d’azzardo e scommesse dalla GdF

Taranto. Cagnazzo: “Comune intervenga su offerta indiscriminata di giochi d’azzardo”

Dal 16 giugno è scattato a Ravenna il divieto di sale da gioco e scommessa entro un limite di 500 metri dai luoghi sensibili come scuole di ogni ordine e grado, strutture sanitarie e luoghi di culto.

 

“Il limite è stato inserito nel Testo Unico sulla Legalità grazie a un emendamento, da me sottoscritto, presentato dalla collega Valentina Ravaioli e che poi venne approvato all’unanimità dall’Assemblea Legislativa – ricorda la consigliera regionale Pd Manuela Rontini – Un vincolo che abbiamo fortemente voluto per cercare di arginare la piaga sociale del gioco d’azzardo patologico che divora mediamente 1800 euro all’anno per ogni cittadino emiliano-romagnolo”.

 

“In provincia di Ravenna – aggiunge la consigliera –  si brucia ogni anno il 4,5% del Pil. Particolarmente esposti sono i giovani e coloro che vivono una condizione di fragilità. Ecco il motivo per voler evitare che vicino ai luoghi più frequentati da ragazzi e ragazze e da persone che ricorrono a cure o ai servizi socio-sanitari possano esserci slot o macchinette per il gioco. La richiesta di agire non solo sul versante del contrasto e della cura, ma anche della prevenzione all’azzardo patologico ci è arrivata dai nostri amministratori locali. In assenza di un quadro normativo nazionale chiaro, lamentavano di non avere strumenti efficaci contro il proliferare di sale da gioco e scommesse.

 

A Faenza il primo ordine del giorno approvato sul tema risale al 2013, l’ultimo a dicembre 2016. Ed è di pochi mesi fa l’iniziativa Slotmob organizzata dal Movimento dei Focolari insieme all’associazione Sportiva Disabili, Avulss, Caritas/Farsi Prossimo, Centro diocesano per la Pastorale familiare, Cisl Romagna, Libera e Ordine francescano secolare”.

 

Adesso ogni Comune ha sei mesi di tempo per procedere alla mappatura dei luoghi sensibili nel proprio territorio; successivamente avrà altri sei mesi di tempo per comunicare ai titolari delle sale gioco e delle sale scommesse ricadenti nel divieto di esercizio i provvedimenti di chiusura e ai titolari di bar e altri esercizi con macchinette slot il divieto di installazione di nuovi apparecchi e il divieto di rinnovo dei contratti alla loro scadenza.

 

“Il periodo di sei mesi tra la fine della mappatura e l’adozione dei provvedimenti di chiusura – specifica in conclusione Rontini – è previsto proprio per contemperare esigenze di salute pubblica con la continuità occupazionale di chi è impiegato negli esercizi soggetti a chiusura”.

 

PressGiochi

 

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