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Liguria. AGCAI: “La proroga va data in attesa della sostituzione delle slot prevista per il 1 gennaio 2018”

Liguria. Marcuzzo e Sartore (Osservatorio Regionale Azzardo): “I dati sulla ludopatia sono la punta dell’iceberg, molti giovani non si rivolgono ai nostri servizi”   L’associazione AGCAI interviene nuovamente sul dibattito

20 Marzo 2017

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Liguria. Marcuzzo e Sartore (Osservatorio Regionale Azzardo): “I dati sulla ludopatia sono la punta dell’iceberg, molti giovani non si rivolgono ai nostri servizi”

 

L’associazione AGCAI interviene nuovamente sul dibattito riguardo alla proroga riguardo alla legge regionale ligure sul gioco d’azzardo.

“Non si possono chiudere esercizi e aziende e poi riaprirle fra un anno quando ci sarà la sostituzione delle attuali slot nei bar- commentano- Non è giusto prendersela con gli operatori e lasciargli senza lavoro solo perchè svolgono un’attività pienamente consentita dallo Stato da ormai 13 anni . Siamo pienamente d’accordo e facciamo il nostro plauso al Governatore Giovanni Toti per aver compreso la reale situazione dei fatti. Accanirsi contro le persone che gestiscono piccoli esercizi con le awp ( slot da bar ) non risolverebbe di certo la diffusione del gioco d’azzardo voluta dal Governo, ma semmai sarebbe utile solo per agevolare sempre di più i grandi colossi dell’azzardo ed i loro Mini-Casinò”.
“Se ci si è resi conto che l’offerta di gioco è diventata troppo pericolosa e dannosa non bisogna cambiare gli operatori ma piuttosto bisogna cambiare il prodotto che viene offerto-prosegue l’associazione- Se si vuole tutelare concretamente i giocatori bisogna chiedere al Governo di sostituire tutte le slot da bar con apparecchi meno pericolosi, dove non si può perdere oltre una certa somma oraria prestabilita a monte: in questo modo il giocatore viene intrattenuto ma è totalmente protetto in quanto non può perdere oltre una certa ragionevole somma”.
“La nostra Associazione- continuano- da oltre due anni propone al Governo di ridurre gli apparecchi negli esercizi pubblici (da un massimo di 8 ad un massimo di 4 per ogni locale con un contingentamento) e sopratutto di sostituire tutti gli apparecchi da bar con apparecchi meno pericolosi (cioè con un apparecchio che non permette di perdere oltre un certa somma equiparabile a quella che si perderebbe giocando un’ora ad un flipper). Purtroppo tale richiesta non è stata mai accolta dal Governo ed è su questo che le Regioni dovrebbero aiutarci per protestare contro un Governo che in realtà non vuole assolutamente proteggere né i giocatori né I lavoratori. Il Governo vuole solo far cassa ed agevolare le lobby multinazionali dei Mini-Casinò. Bisogna innanzitutto capire quali apparecchi e quali luoghi sono più pericolosi, non si può fare di tutta l’erba un fascio senza capire che le “macchinette” non sono tutte uguali ed è necessaria una loro netta distinzione, così come norme differenti per ogni tipologia di gioco”.
“Esistono le AWP da bar ed esistono le VLT presenti nei Mini-Casinò- conclude l’AGCAI- La seconda tipologia è 10 volte più dannosa della prima perchè si giocano 10€ per ogni partita, anche con banconote, e si spera di vincere jackpot fino a 500.000 €. Insomma molto peggio che nei Casinò di Las Vegas. La migliore soluzione per la effettiva tutela della salute pubblica è quella di ridurre in quantità e di sostituire tutte le AWP dei piccoli locali pubblici con AWP molto meno pericolose e una volta avvenuta la sostituzione potranno anche rimanere nelle vicinanze dei luoghi sensibili. Invece per i mini casino che ospitano le Vlt bisogna allontanarli il più possibile dai luoghi sensibili già da subito (minimo 300 metri ) Negli ultimi anni hanno invaso le città di tutta Italia; queste sale rovinano le persone in pochissimo tempo e non bisognerebbe permettere che dei veri e propri grandi Casinò si collochino nei pressi dei luoghi sensibili, in centro città, e rimangano aperti 24h su 24h”.

 

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