29 Marzo 2024 - 14:38

10 e Lotto. Crippa: “Il canone Rai speciale è dovuto dal concessionario non dal ricevitore”

Adottare le misure normative necessarie finalizzate a portare il pagamento del canone RAI speciale in capo al concessionario, nonché proprietario degli schermi, esentando quindi i singoli esercenti dal suddetto pagamento.

22 Ottobre 2015

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Adottare le misure normative necessarie finalizzate a portare il pagamento del canone RAI speciale in capo al concessionario, nonché proprietario degli schermi, esentando quindi i singoli esercenti dal suddetto pagamento. Lo ha chiesto in un ordine del giocno presentato ieri alla Camera al ddl di riforma della Rai Davide Crippa del M5S.

“I tabaccai concessionari del gioco del Lotto – ha dichiarato Crippa – sarebbero di fatto obbligati ad installare all’interno dei propri locali uno o più schermi tramite i quali vengono gli utenti hanno la possibilità di visionare esclusivamente i numeri vincenti relativi alle estrazioni plurigiornaliere del 10eLotto, ovvero quelle effettuate quotidianamente ad intervalli di 5 minuti dalle 5.00 alle 24.00;
i predetti apparati, installati da GTECH S.p.A., già Lottomatica Group S.p.A., come concessionaria dello Stato per l’automazione e la gestione del servizio Lotto ai sensi del decreto ministeriale 17 marzo 1993 e successive integrazioni, non sono di proprietà dei ricevitori ma fanno parte della dotazione tecnologica loro assegnata per la raccolta del gioco;
tale strumentazione è quindi parte integrante del terminale del gioco (così come la stampante di servizio) che consente quindi la verifica in tempo reale dei risultati delle giocate; questi dispositivi torneranno proprietà diretta dello Stato alla scadenza della concessione.

Già da diversi anni – ha proseguito – l’installazione dei dispositivi 10eLotto sopra citati ha di fatto permesso all’amministrazione abbonamenti Rai di procedere alla riscossione nei confronti dei singoli esercenti del canone speciale per importi tra i 200 e i 400 euro circa (cifra che varia in base al tipo di attività); pare quantomeno paradossale che si possa imporre il pagamento del canone speciale Rai ad un esercente su strumentazione non di sua proprietà; non si comprende per quale motivo gli organi di controllo (Agenzia delle Entrate e Amministrazione Abbonamenti RAI) non abbiano provveduto a effettuare le verifiche necessarie al fine di constatare che la proprietà dei monitor fosse di GTECH S.p.A., intestando il pagamento del Canone Speciale direttamente a quest’ultima”.

 

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